1967, di Massimo Dallamano. Con: Enrico Maria Salerno, Terry Jenkins,, Cris Huerta, Venantino Venantini, Marco Guglielmi.
Western misconosciuto anche tra la gran parte degli appassionati del genere, e, a mio avviso, assolutamente sottovalutato.
Esordio alla regia di Massimo Dallamano (qua accreditato come Max
Dillmann), che approda alla direzione dopo essersi fatto le ossa per
vari anni come direttore della fotografia, prima in alcuni peplum (rectius: pepla) e poi in ambito “spaghetti” (tra i quali, niente di meno che i primi due capitoli della Trilogia del Dollaro di Leone).
Il film, pur rifacendosi in buona parte alla lezione leoniana, è ben
diretto, con alcuni spunti eccellenti (l’assalto al treno che apre i
giochi è notevole), ben fotografato e poggia su una sceneggiatura
solida, originale quanto basta e senza sbavature.
Stratosferica l’interpretazione di un grandissimo Enrico Maria Salerno
(alla fine il vero valore aggiunto del film), nei panni del più
patetico e perdente dei super pistoleri che abbiano calcato i solchi
della metaforica via tracciata dal western all’italiana.
Non memorabile la colonna sonora di Egisto Macchi (che in altri ambiti, soprattutto sperimentali, e nel campo della c.d. library music,
ha fatto cose davvero eccelse), che sembra rifarsi a tratti più alle
sonorità tipiche del western classico americano che non a quelle del
caposcuola Morricone.
Enrico Maria Salerno |
Enrico Maria Salerno e Terry Jenkins |
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