mercoledì 20 giugno 2012

Mannaja

1977, di Sergio Martino. Con: Maurizio Merli, John Steiner, Philippe Leroy, Sonja Jeannine, Donald O'Brien, Martine Brochard





















Fra gli ultimissimi western italici girati, Mannaja fa parte di quella serie di film che, al tramonto degli "spaghetti", ha cercato di svincolarsi dall'ormai imperante e tragicamente comicarolo fenomeno dei c.d. "fagioli western", provando a rilanciare il genere con nuove idee.


Come noto, l'operazione di rilancio non riuscì affatto (non si trattò di una rianimazione d'urgenza, ma di un vero e proprio tentativo di resuscitare un morto), così come non è completamente riuscita la pellicola in oggetto, che qualitativamente rimane ai blocchi di partenza rispetto ai coevi (o quasi) California di Michele Lupo, Keoma di Enzo G. Castellari e I quattro dell'apocalisse di Lucio Fulci.












Intendiamoci, il film non è completamente da buttare, ed anzi presenta alcune parti decisamente riuscite, che denotano un certo virtuosismo di Martino dietro la macchina di presa, ma precipita vorticosamente in talune altre: la sceneggiatura non è certo impeccabile - a tratti sembra un po' raffazzonata, ma soprattutto affianca ad un manicheismo, abbastanza tipico del genere, alcuni elementi sentimentalistici che stonano non poco - l'utilizzo del ralenty à la Peckimpah è ridondante (in deninitiva... non è affatto  à la Peckimpah!), cosi come l'uso massiccio e un po' troppo scontato del flashback, la colonna sonora di Guido e Maurizio De Angelis (gli Oliver Onions, per capirsi), non riuscitissima, è troppo pretenziosa.












Non malaccio, anche se un po' monocorde, l'interpretazione di Maurizio Merli (un po' un clone di Franco Nero), prestato al western per un'unica volta dal poliziottesco.
Le parti più efficaci del film, alla fine, paiono essere quelle contaminate con elementi del cinema horror di matrice sanguinolenta (l'incipit, il massacro dopo l'assalto alla diligenza, il seppellimento da vivo di Mannaja).
Per appasionatissimi e completisti del genere.

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